venerdì 6 dicembre 2013

Cotognata di zia Maria

Ci sono dei cibi che ci legheranno per sempre al ricordo di qualcuno a noi caro; momenti dell'infanzia e gesti lontani che segnano il ritmo della nostra vita.
Fra i miei ricordi più cari di certo c'è la mia zia "mani di fata", da cui credo di aver preso un pò della passione per la cucina. Ricordo che da piccoli aspettavamo con ansia il momento in cui le annunciava a tutti :"vado a comprare il sesamo, le nocciole e le mandorle"...era il segno che da li a breve avremmo addentato il suo mitico torrone nelle tre varianti, il classico alle mandorle, quello di nocciole (divino!) e la cosidetta "giugiulena", con i semini di sesamo...ma in autunno tutta la sua attenzione era volta (e lo è ancora!) alla ricerca delle migliori mele cotogne per fare le formelle di cotognata.....una delizia per gli occhi e il palato.
Le formelle di Caltagirone, riposte con cura nella credenza, venivano tirate fuori e io restavo a guardare ammirata i disegni che sarebbero rimasti impressi nella marmellata e prenotavo in esclusiva l'uva e il limone....
Ora finalmente le ho estorto la ricetta e la condivido con voi e sono certa che vi sia arrivata un pò di quella atmosfera.






Ingredienti

2 kg di mele cotogne
1200 gr di zucchero
4 limoni

Spaccare in quattro le mele cotogne, privarle del torsolo, sbucciarle e metterle in una pentola con il succo dei quattro limoni e la buccia di due di questi.
Una volta cotte andranno pesate e per 1 kg di polpa si considererà 1200 gr di zucchero. Passarle a setaccio, aggiungere lo zucchero e rimetterle sul fuoco: portare ad ebollizione e quindi continuare la cottura per altri 20 minuti a fuoco moderato e rimescolando sempre in modo da evitare che il composto si attacchi.
Nel frattempo immergere in acqua le formelle efarle asciugare capovolte: quando il composto sarà pronto riempire le formelle.
Quando la cotognata sarà fredda, capovolgere le formelle e posare le forme di marmellata su di un panno coprendole con un velo e girandole giornalmente finchè saranno perfettamente asciutte.

Qui di seguito elenco le proporzioni fra il peso delle mele cotogne (la polpa cotta) e lo zucchero da aggiungere
  • 100 gr di mele cotogne                             120 gr di zucchero
  • 150               "                                           180         "
  • 200                                                            240         
  • 250                                                            300         
  • 300                                                            360        
  • 350                                                            420        
  • 400                                                            480        
  • 450                                                            540        
  • 500                                                            600         
  • 550                                                            720         
  • 650                                                            780        
  • 700                                                            840        
  • 750                                                            900        
  • 800                                                            960        
  • 850                                                            1020      
  • 900                                                            1080      
  • 950                                                            1140       
  • 1000                                                          1200      

giovedì 5 dicembre 2013

...è scoccata L'ORA DEL paTE'




E chi poteva immaginare che in pochi mesi la mia vita sarebbe stata travolta da un ciclone "gastronomico"?!! Timidamente mi sono affacciata in questo mondo dell'MTC; ancora, dopo ben 3 sfide, non riesco a "gestire" l'ansia da prestazione per la gara del mese e ora eccomi ad un evento così emozionante!!!

Davvero una fonte inesauribile di sorprese, di amicizie che nascono, di scambi di idee e di sorrisi regalati sin dal mattino.
Esce un libro di questo gruppo meraviglioso ed esce nel vero spirito che lo contraddistingue: goliardia, passione e collaborazione.
E' solo il primo di una collana che mi auguro sarà luuuunga!!

E per non smentire cosa ci sia alla base di MTC, mi piace sottolineare che ogni ricavato delle vendite sarà devoluto in beneficenza e questo vale per ogni tipo di vendita, promozionale o a prezzo pieno, così come si troverà scritto nel retro copertina. Un grazie va per tutto il lavoro svolto alla casa editrice Sagep di Genova che ha sposato la nostra iniziativa.

Con questo libro, la community dell'MTChallenge sostiene il progetto “cuore di bimbi”,della Fondazione“aiutare i bambini”: nata nel 2000, per iniziativa dell'ingegner Goffredo Modena, la fondazione si propone di dare un aiuto ai bambini poveri, ammalati, senza istruzione, che hanno subito violenze fisiche o morali e garantire loro l'opportunità e la speranza di una vita degna di una persona, nel mondo e in Italia. Sono 71 i Paesi del Mondo in cui la Fondazione interviene, realizzando progetti mirati, concreti, nati per rispondere a emergenze reali e portati avanti con abnegazione, serietà e competenza. Fra questi, appunto, c'è “cuore di bimbi”, attivo dal 2005 in 10 Paesi, che ha permesso ad oggi di salvare la vita a 857 bambini altrimenti condannati da gravi cardiopatie congenite, con esiti spesso letali.

La Fondazione opera nella più assoluta trasparenza, nella convinzione che sia doveroso certificare ogni voce con la massima chiarezza, in un dialogo continuo che unisce chi è desideroso di fare del bene con chi ha la possibilità di farlo in modo concreto, rispettoso e consapevole di muovere nella stessa direzione: quella dell'aiuto alle tante vittime di questo mondo, rese ancora più indifese dall'essere bambini.

Da oggi, anche noi remiamo con Goffredo, con Sara e con gli oltre mille volontari sparsi sul territorio italiano - e lo facciamo con questo libro che è il primo tassello di quella che ci auguriamo possa essere una collaborazione duratura e proficua
 
 
Tutte le copie deL' ORA DEL paTE' contribuiscono alla campagna “cuore di bimbi”,in base ad un progetto che è nato contemporaneamente al libro e si èsviluppato in parallelo: potete trovarle in tutte le libreried'Italia, su amazon e su Ibs, sul sito della casa editrice (http://www.sagep.it/easyStore/SchedeVedi.asp?SchedaID=2081) e sul sito della onlus, a questo indirizzohttp://www.aiutareibambini.it/oradelpate.”


titolo: L'ORA DEL paTE'

pagine: 144

costo: 18,00 euro

casa editrice :Sagep- Genova

illustrazioni di Roberta Sapino (Le Chat Egoiste- lechategoiste.blogspot.it)

fotografie di Sabrina de Polo

41 ricette di paté, 8 di burri composti, 33 fra pani e crackers, grissni,muffins, scones chips e tutto quanto fa 17esima sfida dell'mtc

 

 

 

 
 

 

 
 

lunedì 25 novembre 2013

Arancini di castagne

Ecco....il mio secondo "parto" di castagne!
Questa volta ho proprio dato fondo ad ogni contaminazione possibile e immaginabile! Ho pensato di adattare la mitica ricetta dei nostri arancini (e chi di voi non li ha mai assaggiati è pregato di recuperare a questo gap culinario!) con l'elemento della nostra gara dell'MTC n34: le castagne...




Il risultato: buoooooooniiiii!!!







Ingredienti

500gr di castagne
1 bicchiere di latte
la buccia di un'arancia
50 gr di zucchero a velo
6 cucchiai di panna liquida

Per la pastella:
1 bicchiere d'acqua
1/2 bicchiere di farina 00

Pangrattato
Olio di semi



Lessare le castagne per 1 ora, sbucciarle, privarle della pellicina e passarle al pelapatate.
Rimettere al fuoco il composto con la buccia d'arancia tagliata a tocchetti e il bicchiere di latte finchè questo non venga assorbito.
Togliere dal fuoco e aggiungere la panna e lo zucchero e conservare in frigorifero per un'ora circa.
Preparare la pastella miscelando la farina e l'acqua; creare delle piccole palline col composto, passarle nella pastella e poi nel pangrattato e quindi friggere in olio caldo.
Servire ben caldi. 



 





 

Torta di castagne ai profumi d'autunno

Pfuiiiiiii.....mai come questa volta pensavo proprio di non arrivare a pubblicare un bel niente...ho cercato castagne disperatamente e nulla! E più passavano i giorni e più diventavo ansiosa...e di giorno in giorno ronzava (o meglio tuonava!) nell'orecchio la voce della vulcanica Elisa Baker che mi spronava, mi rimproverava, mi stimolava!!! Poi finalmente le compro e mi metto all'opera ma, toh! Ammuffite! Tutte!! E ricomincia l'incubo! Di notte la sua voce:"MARINAAA!! LE CASTAGNE!!" e "MA DAI SALI IN MONTAGNA!!!!"....e puntuale mi svegliavo con l'ansia in piena notte...ma dove, come..quando fare questa ricerca...non lo so!!! E poi domenica l'ultimo mezzo chilo commestibile entra in questa casa...mio marito con aria trionfante entra in cucina e mi deposita delicatamente il "bottino" prezioso! Le guardiamo, cucciole, belle cicciotte che aspettano solo di finire immolate in nome della nostra amata arte culinaria.
Da lì in poi è stato un dolcissimo delirio creativo! Eh si, perchè, mi sono detta, non voglio guardare nessuna ricetta di nessuna di voi o da nessuan altra parte...delirio di onnipotenza?! Mi piace pensare che si è trattato di uno sfrenato desiderio di lasciare libera la mia fantasia...e il risultato è questa torta con cui partecipo all'MTC n34




 ringraziando Piciecastagne per la libertà che ha lasciato a tutti noi scegliendo un alimento invece di una ricetta vera e propria!






Ingredienti

500 gr di castagne
200 gr di farina 00
150 ml di panna liquida
50 gr di zucchero a velo
30 gr di zucchero di canna
1 bustina di lievito
la buccia di un'arancia
30 gr di marmellata di mele cotogne
mezzo bicchiere di latte


Lessare le castagne per 1 ora, scolarle, privarle della buccia e della pellicina e schiacciarle con una forchetta in modo che rimangano dei piccoli pezzetti.
Mettere il composto in una casseruola con il latte e la buccia dell'arancia precedentemente lavata e tagliata in piccoli pezzetti: cuocere lentamente fino al totale assorbimento del latte.
Lasciare raffreddare il composto e quindi incorporare la panna, i due tipi di zucchero, il lievito e metà della marmellata tagliata a dadini.
Imburrare la tortiera e spolverare con la farina, quindi coprire con uno strato sottile di zucchero di canna e creare con la rimanente marmellata, sempre tagliata a dadini, un disegno a vostro piacimento.
Quindi versare il composto delicatamente e infornare in forno già caldo a 180° per 40 minuti. Controllare in ogni caso la cottura con uno stecchino di legno.
Dopo aver sfornato consiglio di far riposare la torta almeno 2/3 ore prima di consumarla. Risulterà comunque una torta molto morbida, con l'interno quasi umido ma decisamente questa è la sua caratteristica principale!

sabato 26 ottobre 2013

Tortine golose


Volevo da tempo creare dei dolcetti piccoli ma golosi, per la colazione o la merenda, e poi l'idea (forse non originale ma... cosa rimane ormai da inventare in cucina?!):
fare una base leggera allo yogurt di ciliegie (di quelli provati confesso che una sola marca mi ha davvero soddisfatta), praticamente la mia adorata torta 7 vasetti, farcita con un pò di vellutata (niente pezzetti per favore!) di fragole o di albicocche.
Il successo è stato inatteso e i bis davvero molti!
Bene, passiamo al "come si fa"?








Ingredienti per circa 20 merendine


1 vasetto di yogurt alla ciliegia
2 vasetti di farina 00 (usate il vasetto vuoto dello yogurt)
1 vasetto di amido di mais
1 vasetto di zucchero
1 vasetto di olio di semi
3 uova
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale

Per la guarnizione
zucchero di canna e zuccero a velo
vellutata di fragole e albicocche


Il procedimento è molto semplice: mettete tutti gli ingredienti insieme e lavorate con le fruste amalgamando bene.
Collocate i pirottini nell'apposita teglia per tortine, riempiteli con un cucchiaio di composto, spolverizzate con lo zucchero di canna e infornare a 180, in forno già caldo, per circa 30 minuti.
Una volta sfornate e raffreddate le merendine praticate sulla sommita di ognuna una incisione rotonda, svuotare un poco l'interno, inserite la vellutata e richiudete con la calottina. Spolverate con zucchero a velo e far riposare un poco prima di consumarle.

giovedì 24 ottobre 2013

Biscotti di Halloween

Qualche tempo due miei fans mi hanno chiesto qualcosa di dolce per Halloween e io mi sono trovata a rimuginare tra me e me cosa preparare, perchè i due in questione vanno solo a cioccolato....
Poi però mi sono detta che forse era ora di "iniziarli" anche ad altri tipi di dolce e così ho tirato fuori dal cilindro questi biscotti dal gusto semplice (e dalla faccia orrida direi!!).
Morale della favola io non ne ho assaggiato neanche uno.
 
 
 
 
 
 
 

Ingredienti

100 g di farina 00
150 g di farina di mais
175 g di burro
1 uovo intero
1 tuorlo
100 g di zucchero
la buccia grattuggiata di 2 limoni
1 cucchiaino di lievito per dolci (o 2 di baking powder)
 
Per il decoro
 
Pasta di zucchero in colori assortiti
Palline argentate
Zuccherini assortiti
 
Setacciate le due farine , aggiungete il burro fuso e freddo, le uova, lo zucchero, il limone grattuggiato e il lievito.
Impastare con le mani, formare una palla e far riposare in frigo coperta per circa 30 minuti.
Stendere la pasta in una sfoglia di circa 5 mm, con uno stampino tondo fare i biscotti e infornare, su una placca imburrata, a 200°C per 15 minuti circa.
Dopo aver fatto raffreddare i biscotti passare alla decorazione stendendo la pasta di zucchero e creare le facce creando occhi naso e bocca con le palline argentate e lo zucchero

 
 
 

lunedì 21 ottobre 2013

american breakfast a modo mio!





Non lo nascondo.... quando ho visto l'argomento della sfida sono entrata in crisi perchè, non mi vergogno a dirlo, io con la cottura a bagnomaria le fruste e la cucina d'oltre oceano non ho mai avuto "contatti"... è stato il blackout per qualche giorno!

Poi ho iniziato a notare che il panico era generale e serpeggiava tra di noi ed è stato allora che ho deciso di focalizzare un "problema" alla volta e ho iniziato a pensare e  rimuginare sulla seconda portata. Dopotutto un dolcetto e una bevanda che vuoi che sia! Stendiamo quel famoso velo pietoso: mi ci è voluto un bel pò per elaborare qualcosa che potesse alleggerire la saporitissima prima portata...

Nel frattempo iniziavano a comparire le prime foto e devo confessare si è scatenato incontenibile il rivoletto di acquolina...e mi sono entusiasmata! Ho deciso di non guardare nello specifico nessuna delle ricette già pubblicate perchè volevo andare in totale autonomia e lasciare libera la mia fantasia. C'è voluto qualche giorno in più ma è diventato un chiodo fisso (queste poche righe le ho buttate giù mentre facevo una seduta di laser con le fisioterapiste che chiedevano lumi!) e ho cominciato con le prove tecniche.

La mia cavia canonica ha latitato e così ho fatto tutto da sola, come si dice qui da me, "manica e quartara"! Ho provato e assaggiato, provato e assaggiato....

Ad ogni modo eccomi qua a descrivervi quello che la mia testolina prodotto!




Con questa ricetta partecipo all'MTC n.33


Benedict's Egg











Per la prima portata mi sono mantenuta fedele il più possibile alla ricetta originale:

Uova alla Benedict con salsa olandese su pane al mais

Per la seconda portata volevo qualcosa di più leggero, come ho già detto, per cercare un equilibrio con la prima portata:

Muffin allo yogurt con vellutata di fragole e spremuta di arancia


Uova alla Benedict

Il procedimento che ho seguito è esattamente quello descritto da Roberta e cioè:

In una pentola alta 10 cm ho portato a bollore acqua e 15 ml di aceto. Nel frattempo ho rotto un uovo dentro una tazzina; ho creato un vortice con un cucchiaio di legno e infine ho buttato l'uovo, facendo cuocere per 2 minuti. Con l'aiuto della schiumarola ho tolto l'uovo, l'ho fatto raffreddare in acqua fredda.


Salsa olandese

4 tuorli d'uovo
120 gr di burro
il succo di mezzo limone
un pizzico di sale

In una ciotola d'acciaio ho lavorato i tuorli con il succo di limone e sale, quindi ho posto la ciotola su di una pentola con acqua in leggera ebollizione evitando il contatto con l'acqua e lavorando con la frusta ho versato il burro (sciolto in precedenza) a filo lavorando e amalgamando per bene. Una volta rappresa la salsa , ho aggiunto un pò di pepe e una scorza di limone




Pane al mais della Virginia



Alla ricetta originale ho aggiunto la pancetta

220 gr di farina di mais
3 cucchiai di grano tenero 00
1 uovo
1,5 tazze di latte
70 gr di burro
80 gr pancetta affumicata
1,2 g di lievito di birra ( io ho messo 1 cucchiaio abbondantr di baking powder per via della mia allergia)
sale


Lavorare il burro morbido con l' uovo.
Incorporare poco alla volta le farine precedentemente miscelate tra loro,il lievito, il latte, il grana e amalgamare.
Unire il gruviera, la pancetta e un pizzico di sale. Versare in uno stampo per plumcake per 3/4 e infornare a 200° per 30 minuti in forno già caldo.



Muffin allo yogurt e vellutata di fragole


200 gr d farina 00
1 pizzico di sale
60 gr di zucchero di canna
1 cucchiaino di lievito per dolci ( o 1 cucchiaino abbondante di baking poweder)
170 ml di yogurt alla ciliegia
1 uovo
50 gr di burro liquefatto e freddo

Mescolare lo yogurt, l'uovo e il burro. A parte mescolare la farina, il sale, lo zucchero e il lievito: aggiungere il composto con lo yogurt e mescolare velocemente.Versare l'impasto negli stampini riempendoli per 3/4, spolverare con zucchero di canna e  infornare a 180° per circa 40 minuti.
Non appena i muffin si saranno raffreddati, incidere la cupola con un coltellino e togliere un pò di composto, riempire con un cucchiaino di vellutata di fragole (o altra vellutata a piacere) e richiudere con la cupoletta.


Succo d'arance

3 arance
1 cucchiaio abbondante di zucchero
succo di 1/2 limone

Spremere le arance e filtrare il succo ottenuto, aggiungere lo zucchero e il succo di limone e mescolare fino a che lo zucchero non si sarà sciolto.

venerdì 18 ottobre 2013

Colazione "catanese"

Oggi con questo post partecipo all' MTC challenge sulle colazioni regionali







Foto di Elisa Baker- Cuocicucidici

Dimmi come mangi e ti dirò chi sei… quale verità può dirsi più assoluta?!
Proverò a descrivervi le mille colazioni catanesi (perché a noi catanesi mangiare piace proprio tanto!).
Il catanese tendenzialmente davanti al cibo ha un atteggiamento “matelico” (indolentemente distaccato) che lo induce a saltare la colazione casalinga per poi farla al bar…
In estate non c’è niente che ci soddisfi di più di una granita caffè e mandorla ovviamente ricoperta di panna, o al cioccolato, ai gelsi, al limone o al pistacchio e pesca,  accompagnata dall’immancabile brioche col "tuppo"! E, scusate se pecco di presunzione, ma la vera granita è solo la nostra, a Catania!!
E’ in inverno però che si scatena tutta la nostra fantasia…
In questa stagione il catanese si “piazza” davanti al bancone dei dolci… guarda e riguarda tutte le bontà messe in bella mostra: cornetti alla crema, alla marmellata o alla nutella, raviole di ricotta e crostatine, involtini di crema bianca e al cioccolato, panzerotti al forno, raviole fritte con la ricotta, le graffe, queste zuccherosissime frittelle ,treccine con marmellata ricoperte di granella di pistacchio di Bronte e alla fine adocchia lui: l’iris! Lo definirei una bomba calorica senza pari….il modo più dolce di mettere su 2000 calorie in soli 5 minuti!!!
 

Ingredienti


panino al latte
farina
acqua
pangrattato
crema bianca o al cioccolato
 
Preparare la crema secondo le vostre ricette tenendo presente che la crema dovrà essere soda e tenere la temperatura di frittura, dunque niente panna.
Fare un piccolo forellino sotto il panino e conservare la calotta.
Svuotare il panino e riempirlo con la crema fredda e chiudere con la calotta.
Preparare una densa pastella con l’acqua e la farina: passare il panino prima in questo composto e poi nel pangrattato.
Scaldare l’olio e friggere l’iris. Consumare preferibilmente tiepido.


Colazione da ME! la colazione a Catania

martedì 24 settembre 2013

Dolce di frutta alla crema chantilly

Dolce di frutta alla crema chantilly


Anniversario di mamma e papà...che preparare per un'occasione così? Nulla di cioccolattoso, io non posso e papà non ama...qualcosa di fresco e (apparentemente) leggero... e allora io mi invento un dolce a base di frutta!




Ingredienti

- 1 confezione di savoiardi
- 3 kiwi
- 1 vaschetta di fragole
- 1 banana
- 2 arance mature
- rum
- 2 cucchiai di zucchero a velo
- crema pasticcera + crema chantilly

Crema pasticcera


Ingredienti 
  • 4 tuorli d'uovo
  • 80 gr di zucchero
  • 30 gr di amido di mais
  • 450 ml di latte
  • 1 stecca di vaniglia 
Portare ad ebollizione il latte con la stecca di vaniglia. Nel frattempo lavorare con le fruste elettriche i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e uniforme.Unire l'amido precedentemente setacciato e continuare a lavorare. Togliere la stecca di vaniglia e versarlo lentamente nel composto, continuando a lavorare con le fruste. Portare ad ebollizione mescolando sempre con un cucchiaio di legno.
Dopo qualche minuto togliere dal fuoco e far raffreddare.





Crema chantilly


Ingredienti

  • 250 ml di panna fresca
  • 2 cucchiai di zucchero a velo
  • 1 bustina di vanillina
Montare la panna ben soda e quindi aggiungere lo zucchero e la vanillina.
A questo punto incorporare la crema chantilly alla crema pasticcera un pò per volta lavorando con le fruste, in linea di massima con una proporzione di 1/3 di chantilly e 2/3 di pasticcera.

Bagna

Spremere le arance e filtrare il succo ottenuto per eliminarne eventuali residui; aggiungere i 2 cucchiai di zucchero a velo e il rum e miscelare.

Preparazione e guarnizione

Immergere i savoiardi nella bagna e posizionarli in un vassoio per dolci formando la base della torta quindi fare uno strato con la crema. Su questa creare uno strato con le fragole le banane e i kiwi precedentemente lavati e tagliati a cubetti.
Ricoprire con un altro strato di savoiardi bagnati, ricoprire con la rimanente crema e decorare con panna montata e il resto della frutta secondo il proprio gusto estetico 



lunedì 23 settembre 2013

Raviolini del plin ai carciofi e menta

Raviolini del plin ai carciofi e menta










Mi sento un pò emozionata....partecipo per la prima volta ad un contest....e non ho proprio idea da dove si cominci!!!
Per fortuna la mia insostituibile "mentore" mi ha dato un pò di indicazioni: grazie Cuocicucidici!!!
E così ho dato un'occhiata alle raviole del Plin di Elisa per la sfida di Settmebre dell'MTChallenge.... e scopro innanzitutto cos'è sto famoso plin! E poi ho dato libero sfogo alla mia fantasia cercando di tenere a mente che semplicità e tradizione devono essere alla base della ricetta.
Questo è il risultato del mio lavoro con cui partecipo al MTChalleng n.32







Pasta per i ravioli

200 gr di farina 0
1 uovo intero
2 tuorli


Disporre la farina su una spianatoia di legno, rompere le uova al centro della fontana e iniziare a lavorare gli ingredienti.
Lavorare a lungo l'impasto per ottenere una pasta raffinata e ben amalgamata.
Formare una palla bella liscia e lasciare riposare ricoprendo l'impasto con un canovaccio.
Stendere la pasta in striscioline di spessore molto sottile, disporre un pò del composto lungo un lato della striscia di pasta; chiudere con il lato libero e pizzicare con le dita gli intervalli tra un ripieno e l'altro; con l'apposita rotella ritagliare il raviolo andando da un pizzico all'altro.







Ripieno


6 cuori di carciofi
150 gr di pancetta affumicata
1 scalogno medio
olio evo
sale
pepe rosa


Sbollentate i cuori di carciofi, tagliateli grossolanamente e quindio rosolateli con lo scalogno e la pancetta. Quando Saranno dorati, aggiustate di sale e pepe e quindi tritate brevemente nel mixer senza creare però una mousse.

 

Preparazione

I ravioli verranno conditi con burro, foglie di menta fresca tritate e scaglie di parmigiano reggiano.
Cuocere i ravioli in acqua salata, quindi scolarli bene e condirli con il burro, spolverare con la menta e il parmigiano





sabato 14 settembre 2013

venerdì 13 settembre 2013

Crostata alla marmellata di fichi e passito di Pantelleria


Crostata alla marmellata di fichi e passito di Pantelleria



A casa mia i dolci non sono molto richiesti ma l'unica cosa a cui non si resiste sono le crostate e dal momento che non posso far uso di lievito anche per me sono diventate una costante....così troverete spesso ricette di crostate in molte varianti....ed ecco la mia preferita, con la ricetta della pasta frolla della mia nonnina...








Ed ora passiamo al "come si fa?"....


Pasta frolla


300 gr di farina 00
150 gr di burro
100 gr di zucchero
1 uovo intero
1/2 bicchierino di passito
1 pizzico di sale


Lavorate insieme tutti gli ingredienti velocemente, formate un palla bella soda, avvolgetela nella carta forno e riponete in frigo per almeno un'ora. Spianate dunque la pasta usando la stessa carta forno in una teglia in modo da avere uno spessore di almeno 1/2 cm, spolverate con zucchero di canna e aggiungete la marmellata. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 35-40 minuti.

venerdì 6 settembre 2013

Torta sfarfallina

Torta sfarfallina con crema alla vaniglia

E come ogni anno eccolo....inesorabile....il compleanno....e allora sai che c'è? Io mi faccio una torta...e me la faccio romantica e svolazzante...il risultato è la torta sfarfallina, buona profumata e un pò "ondulata"!

E ora vi racconto come l'ho fatta.
BASE
Per la base ho rubacchiato la ricetta della torta 7 vasetti e cioè:
1 vasetto di yogurt all'albicocca
3 uova
3 vasetti di farina 00
1 vasetto d'olio di semi
2 vasetti di zucchero
1/2 cucchiaio di backing powed (io non posso usare agenti lievitanti chimici ma per chi
      può 1 bustina di lievito)
1 pizzico di sale ( lo aggiungo sempre negli impasti dolci!)
Per ottenere una torta un pò più alta, per questa volta, ho raddoppiato la dose.
Amalgamare tutti gli ingredienti e versare nell'apposita teglia da cm 20 precedentemente imburrata e infarinata, mettere in forno preriscaldato a 175°/180° (dipende dal vostro forno) per 35-40 minuti
BAGNA
Per la bagna ho usato Amaretto di Saronno diluito con acqua e zucchero
CREMA ALLA VANIGLIA
500 gr di latte intero
1 baccello di vaniglia
100 gr di zucchero
2 uova
50 gr di frumina
15 gr di farina 00
Dopo aver lasciato i infusione il baccello di vaniglia nel latte, aggiungere in esso gli altri ingredienti e cuocere a fuoco lento fino ad ottenere la consistenza desiderata








Tagliare la torta in due e procedere con la bagna e dunque con la farcitura. Far riposare in frigo per almeno un'ora.
Stuccare la torta con panna o crema di burro e non come ho fatto io con la marmellata!!!!! Eviterete così l'effetto "cellulite" della pasta di zucchero!!!
Dopo la stuccatura far riposare la torta in frigo per almeno un paio d'ore e quindi ricoprirla con la pasta di zucchero.
Per la decorazione pittorica ho usato ovviamente colori edibili e pasta di zucchero....ma qui ognuno può sguinzagliare la propria fantasia!