lunedì 29 dicembre 2014

Crostini natalizi

Da quando sono "zia" alla domanda: " cosa volete per il pranzo di Natale?" la risposta è sempre la stessa:"ziaaaaaaa antipasti, stuzzichini, crostini e salsine a volontà!!".
E anche quest'anno il rito si è ripetuto..
Ma dal momento che ho anche preparato una teglia gigante di lasagne al ragù e una di lasagne besciamella e zucchine...ero davvero stanca e così diciamo che ho improvvisato.
Quello che sto per descrivere dunque è qualcosa che si può elencare fra i piatti "cosa c'è nel frigo?"...utile per smaltire residui e avanzi e veloce da preparare

 
 
 
 
Pancarrè q.b.
accendere il forno a 180°.
Tagliare il pancarrè secondo le forme che più preferite e ovviamente a seconda della festa in corso. In questo caso ho usato l'albero di Natale e il cuore. Tostare in forno fin quando i crostini si presenteranno dorati.
 
 

 

Mousse ai carciofi

 
 
 
Crema di carciofi
Formaggio spalmabile, tipo Philadelphia
Pinoli
Menta
Pepe
 
Tritare i pinoli e la menta in pezzetti piccoli; aggiungere il pepe e quindi amalgamare con il formaggio e la crema di carciofi fino ad ottenere una crema morbida. Diluire con un po' di latte per ottenere un composto più fluido
 
 
 
 

Mousse alle acciughe e finocchio riccio 

 
 
 
Burro
Pasta di acciughe
 
Far ammorbidire il burro a temperatura ambiente per facilitare la lavorazione della mousse.
Poiché sia la pasta di acciughe che il finocchietto riccio sono entrambi ingredienti dal sapore molto forte, consiglio di aggiungerli gradatamente al burro.
 
 

Mousse al curry

 
 
 
Formaggio morbido tipo Philadelphia
Parmigiano grattugiato
Basilico
Pepe
Curry
 
Tagliare con le mani il basilico (evitare coltelli e lame in genere che ossidano immediatamente le foglie) e amalgamare gli ingredienti dosando secondo il proprio gusto le spezie.
 
 

Mousse uovo sodo e maionese

 
 
 Maionese
Uova sode
Prezzemolo
Pepe
 
Se si ha tempo e voglia sarebbe meglio fare da se la maionese ma per chi come me ha poco tempo a disposizione va benissimo una confezionata dal gusto non troppo acidulo.
Tagliare a tocchetti le uova e amalgamare tutti gli ingredienti

martedì 23 dicembre 2014

Sfere di Natale



Sfere di Natale diametro cm 12

Paesaggio natalizio con agrifoglio e rami di abete

Marrone
verde nero
verde oliva
verde cinese
verde azzurro
rosso ferro
ocra
azzurro
bianco per miscela
nero

3 cotture

sabato 13 dicembre 2014

Vassoi natalizi



 

Vassoio albero di Natale con agrifoglio

Verde nero
Verde oliva
Verde autunno
Verde bruno
Verde azzurro
Giallo sole
Arancio
Rosso ferro


Vassoio h cm 20
2 cotture

 

Vassoio paesaggio con renne

Blu cobalto
bianco per miscela
marrone
verde nero
verde bruno
rame metallizzato

Vassoio h cm 20
3 cotture


Vassoio con paesaggio


verde azzurro
Verde nero
verde bruno
verde oliva
marrone
giallo sole
bianco per miscela

Vassoio h cm 20
2 cotture

domenica 7 dicembre 2014

Decori natalizi


Sfera di Natale cm 7

Marrone
verde nero
verde oliva
porpora
rosso
blu reale
nero
bianco per miscela

2 cotture

mercoledì 3 dicembre 2014

Piatto natalizio



Piatto natalizio cm 18

rosso ferro
verde nero
verde oliva
verde muschio
azzurro cielo
marrone
rosa pesco
giallo
argento metallico
bianco

4 cotture

martedì 25 novembre 2014

Muffin "alchemici" ai frutti canditi

Ci sono delle tappe nella vita di ognuno di noi, dei momenti che restano impressi come un tatuaggio nella nostra anima. Basta una canzone, un film o un libro a riportarci indietro a quel momento.
Personalmente di questi punti cardine ne ho più di qualcuno, potrei dire che vado per argomenti!!
Ma indubbiamente il più importante di tutti è quello che mi ha portato alla scoperta o meglio alla ricerca di "Lui".
Una ricerca a volte dolorosa e piena di difficoltà, fatta di scazzottate e grandi momenti di serenità... momenti di silenzio interiore direi quasi assordante. Proprio in questi momenti che io consideravo di allontanamento ecco presentarsi sotto il mio naso un libro che mi costringeva alla riflessione e alla ripresa di questo viaggio infinito verso la Vita. Dapprima ci fu Il nome della rosa e non chiedetemi il perché ma risvegliò in me il desiderio di approfondire, cercare, scavare...poi passò qualche decennio e di nuovo fu "pausa" diciamo così...Nel 2000 ci furono grandi cambiamenti nella mia vita che crearono dei piccoli terremoti anche interiori...nasceva la mia "creatura", il mio piccolo laboratorio di porcellane dipinte da me...fu un periodo di entusiasmo e terrore per la grande responsabilità cui andavo incontro

 
 
E ricominciò un periodo di grande travaglio interiore...e ancora una volta un libro mi diede serenità e un nuovo modo di approcciarmi alla mia ricerca di Dio: "L'alchimista" di Paulo Coelho.
Di certo un libro molto controverso, osteggiato dalla Chiesa perché tacciato di fare l'occhiolino alle correnti new age tanto in voga in quel periodo, accusato di portare il lettore verso una esaltazione dell'io su Dio. Ho sempre trovato sciocco tutto questo polverone che si sollevò perché in realtà il libro dice proprio il contrario: "Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose."
E non è questo in fondo il nocciolo della questione? Chiamatelo Dio, Vita, Forza creatrice...ma pur sempre dall'infinitamente piccolo dobbiamo partire per arrivare a comprendere l'infinitamente grande. E allora si che bisogna partire da dentro noi stessi per fare un tentativo di percepire il resto..

Questo è un libro volutamente "semplice" che narra una storiella semplice ma che racchiude in se davvero tanto se gli occhi di chi legge voglion vedere oltre e il cuore è aperto a recepire.
E ora che una parte direi intima di me si è messa a nudo vi parlo u po' della ricetta che ho pensato di legare al libro.





Ho dato un'impronta un po' esotica ai muffin utilizzando ananas e papaya canditi e zucchero di canna e non ho aggiunto altro, per rispettare la suddetta semplicità del testo....in fondo il protagonista, Santiago, è solo un ragazzo che si ferma ora qua ora la...senza orpelli e senza fronzoli...
Ringraziando Francesca Carloni del blog Burro e Zucchero ed MTC per questa idea davvero straordinaria eccovi la mia ricetta con cui partecipo alla sfida n. 43



gli sfidanti

 

 

Ingredienti

300 gr di farina 00
100 gr di zucchero di canna
120 gr di latte
70 gr di burro
2 uova
8 gr di lievito per dolci
un pizzico di bicarbonato
50 gr di papaya e ananas canditi
1 pizzico di cannella
un pizzico di sale

 
 

 
Accendere il forno in modalità statico a 200 gradi e preparare la teglia con gli appositi pirottini.
Setacciare la farina con il bicarbonato, la cannella e il lievito, aggiungere il sale, lo zucchero e la frutta candita.
In un'altra ciotola sbattere con una frusta le uova, il latte, il burro.
A questo punto unire i liquidi ai solidi e miscelare per pochi secondi con tocco leggero.
Versare il composto negli stampini aiutandosi con un cucchiaio,  riempirli per 3/4 e infornare per circa 20-25 minuti o finchè i muffin non saranno lievitati e dorati. Per accertarsi che siano a cottura ottimale utilizzare uno stecchino di legno.
Sono ottimi tiepidi



 
 
 
 
 
 


Torta crema al limone e fragole


Post impegnativo questo...un post con dedica come si usava negli anni 70/80 alle radio libere quando si voleva far sapere a qualcuno i propri sentimenti. Ma lo ammetto mi trovo in difficoltà perché la persona in questione è mammà! Per carattere ed educazione esternare i sentimenti non è di certo quello che so fare meglio ma ritengo che esistano mille modi per far capire agli altri cosa si prova per loro.



Come tutti, credo, in mia mamma trovo quanto di meglio potessi desiderare: rigore e amore, comprensione e complicità, forza d'animo e spirito critico. Non ho mai avuto quello scontro generazionale che ho visto fra le mie amiche e le loro mamme: forse la mia è stata un po' "avanti" e io un po' "antica" :D !!
L'ho avuta al mio fianco quando ho iniziato l'avventura nel mondo della porcellana e così è stato anche quando ho iniziato ad appassionarmi alla cucina.
Il mondo della pasta di zucchero la affascina ma con riserva: il modelling proprio non le piace ma ama molto i fiori.
Questa torta nasce per lei e per la voglia di farle passare finalmente un compleanno doc...



Devo ringraziare Laura Distefano  del blog La farfalla di cioccolato, per l'incoraggiamento e la collaborazione: presa da mille impegni ho deciso di fare la torta pochi giorni prima del compleanno e Laura si è occupata della parte "commestibile" e mi ha data un aiuto enorme nel completarla.
La base è una torta allo yogurt sofficissima e profumatissima http://lafarfalladicioccolato.blogspot.it/2011/11/ciambellone-allo-yogurt.html con una farcitura di crema al limone e fragole
http://lafarfalladicioccolato.blogspot.it/2010/02/torta-delizia-al-limone.html,. La base è stata ricoperta di crema al burro aromatizzata al limone.



domenica 16 novembre 2014

Muffins "Scarborough Fair" alle erbe aromatiche



Non ho dubbi: questa è la Sfida, quella che più di ogni altra lascerà il segno, quella che metterà a nudo molte anime, quella che ha aperto vecchi armadi e sollevato la coperta dei ricordi.
E mai come questa volta credo che ogni muffin avrà un sapore unico e predominante anche se non elencato negli ingredienti.
Personalmente non ho avuto molto da pensare quando ho letto il tema del mese: abbinare la ricetta ad un testo letterario mi ha subito fatto pensare a questa canzone, perché da sempre ogni volta che la ascolto risveglia in me sensazioni svariate: immagini certamente ma anche odori e sapori...
Era il 1982 quando la ascoltai per la prima volta...a cavallo fra scuole medie e ginnasio mi nutrivo di musica e libri...tiravo tardi la notte ascoltando la radio messa ad un volume così basso da sentire a stento le note e leggendo libri sotto la coperta per non farmi scoprire dai miei (tentativo inutile perché puntuale irrompevano in camera dicendo di spegnere la luce che l'indomani c'era scuola!!).
La conoscenza di Simon & Garfunkel fu travolgente e passionale, qualcosa che mi entrò sotto pelle e li rimase, come un tatuaggio fatto bene. Comprai tutti gli album e ascoltai questa ballata in mille versione scoprendone poco per volta la storia.
Una ballata celtica, quasi una danza d'amore fra un lui e una lei che racconta di antiche fiere e di un amore forse perduto e tanto rimpianto...era per me come finire dritta dritta in un mondo lontano che mi ha sempre affascinato, un Medioevo ingiustamente vituperato e che invece era pieno di sfumature delicate..
Volavo con la fantasia fra distese di erica e nebbioline, fra contadini diretti al mercato e sguardi che si cercavano e si incontravano furtivi e pieni d'amore.

https://www.youtube.com/watch?v=Dau2_Lt8pbM&feature=player_embedded




Entrambi
Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Remember me to one who lives there,
For she/he once was a true love of mine.
Uomo
Tell her to make me a cambric shirt,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Without any seam nor needlework,
And then she'll be a true love of mine.
Tell her to wash it in yonder dry well,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Which never sprung water nor rain ever fell,
And then she'll be a true love of mine.
Tell her to dry it on yonder thorn,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Which never bore blossom since Adam was born,
And then she'll be a true love of mine.
Ask her to do me this courtesy,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
And ask for a like favour from me,
And then she'll be a true love of mine.
Entrambi
Have you been to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Remember me from one who lives there,
For she/he once was a true love of mine.
Donna
Ask him to find me an acre of land,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Between the salt water and the sea-strand,
For then he'll be a true love of mine.
Ask him to plough it with a lamb's horn,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
And sow it all over with one peppercorn,
For then he'll be a true love of mine.
Ask him to reap it with a sickle of leather,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
And gather it up with a rope made of heather,
For then he'll be a true love of mine.
When he has done and finished his work,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Ask him to come for his cambric shirt,
For then he'll be a true love of mine.
Entrambi
If you say that you can't, then I shall reply,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Oh, Let me know that at least you will try,
Or you'll never be a true love of mine.
Love imposes impossible tasks,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
But none more than any heart would ask,
I must know you're a true love of mine.



Prezzemolo : ti appartengo
salvia: sono affidabile
Rosmarino: ricordami
Timo: voglio che tu sia la madre di mio figlio

Il prezzemolo era ritenuto all'epoca un ottimo rimedio contro l'amarezza e simbolo della spiritualità
La salvia per migliaia di anni è stata simbolo di forza.
Il rosmarino rappresenta la fedeltà, l'amore e il ricordo, e l'usanza che voleva che la sposa portasse rametti di rosmarino sui capelli è tuttora seguita in Inghilterra
Il timo indica il coraggio e, nel Medioevo, i cavalieri mostravano spesso disegni costruiti con foglie di timo sui propri scudi in tempo di battaglia.
Ringraziando Francesca Carloni del blog Burro e Zucchero ed MTC per questa idea davvero straordinaria eccovi la mia ricetta con cui partecipo alla sfida n. 43

gli sfidanti
L'idea è stata subito quella di un maffin salato che ovviamente avesse in se tutto il profumo delle spezie protagoniste della ballata. Ho escluso il prezzemolo perché a mio avviso poco si sposa con timo, salvia e rosmarino.
Ho voluto lasciare che fossero le erbe aromatiche a prevalere e dunque ho unito ad esse solo un po' di pancetta dolce e poca cipolla. In fin dei conti, mi sono detta, gli antichi mercati potevano offrire cibi semplici, come carni essiccate, verdure e spezie.
Ed ecco il risultato

Ingredienti

300 gr di farina 00
120 gr di latte
70 gr di burro
2 uova
8 gr di lievito per salati
un pizzico di bicarbonato
125 gr di pancetta dolce
1/2 bicchiere di vino bianco
sale
cipolla
olio e.v.o.
timo fresco
rosmarino fresco
salvia fresca
Il giorno prima della preparazione lavare, asciugare e mettere le erbe aromatiche nel latte, coprendo bene il contenitore e facendo riposare in frigorifero.
Dopo 24 ore filtrare bene il latte e mettere da parte.
Accendere il forno in modalità statico a 200 gradi e preparare la teglia con gli appositi pirottini.
Soffriggere poca cipolla, circa mezzo cucchiaio, con la pancetta: quando sarà ben dorata aggiungere il vino e far evaporare.
Setacciare la farina con il bicarbonato e il lievito
In un'altra ciotola sbattere con una frusta le uova, il latte, il burro e la pancetta.
A questo punto unire questo composto alla farina e con un cucchiaio di legno mescolare con delicatezza e brevemente.
Con un cucchiaio riempire i pirottini per circa 3/4 ed infornare per circa 20-25 minuti abbassando la temperatura a 180°.
Fare la prova stecchino accertandosi che l'interno dei muffins sia asciutto.
Sfornare e far raffreddare adagiando i muffins su una reticella.

 

lunedì 27 ottobre 2014

Lasagne nichel-free: ovvero 2 zucchine e un cuor di scamorza


 


Lo dicevo già nel precedente post: questa sfida mi ha entusiasmato e dal momento che non ho potuto neanche assaggiare le lasagne al ragù che ho fatto (con grande gioia del coniuge che si è sacrificato volentieri!) ho deciso di coccolarmi un po' creando una lasagna adatta a chi come me è allergico al nichel.
La scelta sugli ortaggi direi che è stata praticamente forzata e fra gli ortaggi la scelta già molto risicata, si è concentrata sulla zucca gialla e quella verde. Ho usato una scamorza affumicata miscelata alla besciamella per evitare un gusto un po' dolce dato dai due tipi di zucca e dalla besciamella.
Il risultato mi ha decisamente soddisfatta!!!!
Sempre grazie alla splendida proposta di Sabrina con questa ricetta partecipo alla sfida n.42 di MTC!!

gli sfidanti









Sfoglia

250 g di farina 00
50 g di farina 0
3 uova
 
 
Formare la fontana con le due farine ben miscelate e aggiungere le uova.
Impastare a lungo fino ad ottenere una superficie liscia e lucida
 
 
 
 
 
 
Far riposare coperto da un contenitore per mezz'ora.
Iniziare a tirare la sfoglia col mattarello, aiutandosi con quest'ultimo per ruotare la sfoglia sulla spianatoia: si dovrà ottenere una sfoglia assai sottile e uniforme. Far riposare un po' la sfoglia e nel frattempo preparare la besciamella e della farcitura.
 

Besciamella


 
1 l di latte
100 g di farina 00
50 g di burro
250 g di scamorza affumicata
1 cucchiaino di sale
 
 Tagliare la scamorza in cubetti molto piccoli.
 
Sciogliere il burro e quindi toglierlo dal fuoco e aggiungere la farina creando un composto cremoso e senza grumi.
Aggiungere il latte precedentemente riscaldato e rimettere sul fuoco rimescolando in modo da evitare che si attacchi al fondo del tegame. Aggiungere i cubetti di scamorza
Aggiustare di sale e ottenere una consistenza non troppo densa.
 

 Farcitura

300 g di zucca gialla
2 zucchine verdi medie
1 scalogno
sale
pepe
olio evo
1/2  bicchiere di pinot bianco
 
Pulire la zucca gialla e tagliarla a dadini. In un tegame far rosolare brevemente metà dello scalogno, dunque aggiungere la zucca e far cuocere a fuoco lento finché non si presenterà come una crema. A questo punto aggiungere il vino salare e pepare e finire la cottura a fuoco vivace fino ad assorbimento del vino.
 
 
Pulire le zucchine verdi in modo da lasciare un po' del caratteristico colore, sciacquarle e tagliarle a rondelle. In un tegame fa rosolare l'altra metà dello scalogno e quindi aggiungere la zucchina e cuocere a fuoco moderato finché si presenterà dorata.
 
 

Composizione delle lasagna

  
A questo punto con una rotella o con un coltello privo di denti tagliare i rettangoli di pasta.
 
Mettere a bollire abbondante acqua salata e preparare accanto una ciotola d'acqua fredda e uno scolapasta.
Cuocere i rettangoli 2 per volta togliendoli dall'acqua bollente non appena questa riprende bollore, passandoli nell'acqua fredda e quindi nello scolapasta. Adagiarli su di un canovaccio pulito per eliminare i residui d'acqua.
Ultimata questa operazione iniziare a riempire la pirofila nel seguente modo: creare uno strato besciamella sul fondo della pirofila.
Creare il primo strato di rettangoli e ricoprirli di besciamella e della composta di zucca gialla. Ripetere una seconda volta questa operazione. Il terzo ed il quarto strato saranno invece farciti con le rondelle di zucchine verdi.
 
 
Continuare così per il numero di strati che più gradite (per quanto mi riguarda le lasagne le amo alte, non meno di 5/6 strati!!).
Ricoprire l'ultimo strato con la besciamella e infornare a 180° in forno già caldo per circa 20 minuti

domenica 26 ottobre 2014

Lasagne al ragù

Una cosa è certa: le sfide di MTC sono sempre più stimolanti e le risposte di tutti noi sempre più appassionate...Le lasagne (o la lasagna...che poi perché mai si chiamerà al singolare???) credo si possano annoverare di diritto tra quei piatti che accomunano le tavole di tutta Italia, senza distinguo fra Nord e Sud, Est e Ovest...la domenica italiana, il giorno di festa, credo che risvegli in ognuno di noi quel profumo di ragù che cuoce lento in cucina, il rumore ritmico di mamma che fa la pasta, papà con la radio che ascolta Arbore e Boncompagni (ehhh si io c'ero!)..
Così quando ho visto la sfida di questo mese il mio entusiasmo è salito alle stelle! E poco importa se impastare risveglia il mal di schiena, poco importa se questo mese è stato pieno di impegni, alla fine il tempo l'ho trovato ed è stato un piacere fare un tuffo nella cucina di un tempo.
Il post di Sabrina poi mi ha molto intenerito perché ho sentito proprio le mie stesse vibrazioni e l'ho immaginata correre a prendere il treno per andare dalla sua mamma...scusate l'eccesso di sentimentalismo ma mi rendo conto di quanta fortuna abbiamo avuto nel crescere facendo queste esperienze semplici ma intense che forse le nuove generazioni non sempre vivono.
Ho scelto proprio per questo di fare una ricetta classica con l'unica variante, tutta catanese, di un ingrediente in più, l'uovo, che noi mettiamo praticamente ovunque.
Con questa ricetta partecipo alla sfida n. 42 di MTC

gli sfidanti
 
E, per la serie "brutti ma buoni" ecco la mia lasagna al ragù!
 
 
 
 
 

 
 

Ragu'

1 cipolla bianca
300 g di tritato di manzo
300 g di tritato di maiale
1 carota
sedano
400 g di passata di pomodoro
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
olio evo
1 bicchiere di vino rosso
2 cucchiaini di sale 
1 cucchiaino di zucchero
 

 
 
Tritare la cipolla, la carota ed il sedano e soffriggere a fuoco medio; aggiungere il concentrato e dunque il tritato. Sfumare con il vino e quando sarà dorato e le verdure appassite, aggiungere il concentrato e la passata, abbassare la fiamma, salare, aggiungere lo zucchero e lasciar cuocere lentamente e a lungo, per almeno 2 ore.
 

 

Sfoglia

250 g di farina 00
50 g di farina 0
3 uova
 
 
Formare la fontana con le due farine ben miscelate e aggiungere le uova.
Impastare a lungo fino ad ottenere una superficie liscia e lucida
 

 
 
 
 
 
Far riposare coperto da un contenitore per mezz'ora.
Iniziare a tirare la sfoglia col mattarello, aiutandosi con quest'ultimo per ruotare la sfoglia sulla spianatoia: si dovrà ottenere una sfoglia assai sottile e uniforme. Far riposare un po' la sfoglia e nel frattempo preparare la besciamella.
 
 

Besciamella

 
 
1 l di latte
100 g di farina 00
50 g di burro
1 cucchiaino di sale
 
 
Sciogliere il burro e quindi toglierlo dal fuoco e aggiungere la farina creando un composto cremoso e senza grumi.
Aggiungere il latte precedentemente riscaldato e rimettere sul fuoco rimescolando in modo da evitare che si attacchi al fondo del tegame.
Aggiustare di sale e ottenere una consistenza non troppo densa.
 

 
 

Composizione delle lasagna

 
1 uovo sodo
150 g di parmigiano reggiano
 
A questo punto con una rotella o con un coltello privo di denti tagliare i rettangoli di pasta.
 
Mettere a bollire abbondante acqua salata e preparare accanto una ciotola d'acqua fredda e uno scolapasta.
Cuocere i rettangoli 2 per volta togliendoli dall'acqua bollente non appena questa riprende bollore, passandoli nell'acqua fredda e quindi nello scolapasta. Adagiarli su di un canovaccio pulito per eliminare i residui d'acqua.
Ultimata questa operazione iniziare a riempire la pirofila nel seguente modo: creare uno strato di ragù e besciamella sul fondo della pirofila.
Creare il primo strato di rettangoli e ricoprirli di ragù, besciamella, l'uovo sodo tagliato a rondelle sottili e spolverare col parmigiano.
Continuare così per il numero di strati che più gradite (per quanto mi riguarda le lasagne le amo alte, non meno di 5/6 strati!!).
Ricoprire l'ultimo strato con la besciamella e una spolverata di parmigiano.
Infornare a 180° in forno già caldo per circa 20 minuti
 
 

 

 

giovedì 25 settembre 2014

Pennette con uova di pesce spada e finocchietto riccio

Sin da piccola non c'è passata estate senza una fuga in un paradiso incontaminato nella punta estrema della mia Sicilia: Portopalo.



I ricordi si affollano, fra uscite in barca avvolti nel buio della notte con unica luce quella della lampara alla ricerca di pesci da prendere e un mare che ancora oggi ha un colore unico, fra le correnti opposte di Mediterraneo e Ionio che si incontrano e ti portano di qua e di là...e conchiglie che raccolgo come cimeli e che riempiono la mia casa.
Anche quest'anno l'appuntamento è stato rispettato e la compagnia è stata perfetta.
E come sempre si ripete l'immancabile "rituale" della "passiata" a Marzamemi, il paese limitrofo, che si conclude con la visita ad un posto magico dove si resta incantati da odori e colori.
Pomodorini Pachino essiccati, tonno sott'olio, bottarga e pesce spada, vini ed oli, marmellate e conserve....insomma tutti i sapori di Sicilia che fanno bella mostra di se dagli scaffali in legno, fra reti da pesca e vecchie nasse...
E' qui che ho acquistato per la prima volta le uova di pesce spada che, lo confesso, non avevo mai assaggiato.
Così nasce questo semplice piatto che sa del mio mare..



Ingredienti per 4 persone


320 g di pennette
70 gr di uova di pesce spada sott'olio
2 cucchiaini di pesto di finocchietto
7 pomodorini Pachino
1 spicchio d'aglio
pepe nero
qualche fogliolina di timo fresco

Sbollentare i pomodorini e privarli della buccia.
Soffriggere fino a doratura lo spicchio d'aglio quindi aggiungere  i pomodorini, le uova di pesce spada e il pesto di finocchietto: lasciare stringere leggermente e quindi aggiungere il pepe e il timo.
Cuocere le pennette in acqua salata per non più di 5 minuti quindi scolarle appena e metterle nel tegame con la salsa di uova: cuocere a fuoco lento continuando a mantecare aggiungendo l'acqua di cottura della pasta. Procedere così fino a cottura delle pennette. Questo procedimento permetterà alla pasta di incorporare per bene il sapore assai delicato delle uova e del finocchietto.
Servire ben caldo!


Pesto di finocchio selvatico

Pesto di finocchietto

1 mazzetto di finocchietto selvatico
50 g di pinoli
olio evo qb
sale

pepe nero
1 spicchio di aglio
 


Lavare il finocchietto e bollire per circa 20 minuti. Frullare con il resto degli ingredienti fino a quando non si raggiunge un composto cremoso. Si conserva in frigorifero per circa una settimana oppure, in vasetti di vetro precedentemente sterilizzati, si può congelare

mercoledì 24 settembre 2014

Piatto natalizio









Piatto in porcellana cm 18

Blu di Londra
Grigio
Marrone
Ocra
Giallo
Platino

3 cotture

Riso venere con calamaretti veraci



Finalmente si ricomincia! E, devo dire, si ricomincia nel modo migliore: una sfida che è molto di più. Ho sempre pensato che partecipare ad MTC fosse per me un banco di provo sicuramente ma soprattutto un modo per conoscere ed imparare.
La  mia è di certo una cucina "casalinga" e semplice e continuerà ad esserlo per scelta e per necessità (la mia allergia poco mi concede di esplorare mondi diversi!) ma affacciarmi a "sbirciare" tra spezie e intingoli dai nomi strani, curiosare fra metodi nuovi di cottura e fantasiose presentazioni, mi piace davvero ed è fonte di stimoli sempre nuovi.
La scelta fatta da Acquaviva Scorre è stata eccellente: un alimento come il riso si presta a mille interpretazioni ed il post di presentazione è davvero da manuale!
Dovendo decidere la ricetta son partita dall'ingrediente che avrebbe accompagnato il riso e ho deciso per i calamari (che in verità non dovrei mangiare ma ho fatto volentieri una trasgressione!!).
Nello specifico quelli che ho usato hanno per me un sapore speciale perché legati al ricordo di due splendidi giorni passati a Portopalo, un piccolissimo paese di pescatori nella punta estrema della Sicilia, insieme a persone a me molto care, giorni che si sono conclusi con l'acquisto di tanto pesce appena pescato.



Credetemi se vi dico che comprare il pesce appena sceso dai pescherecci è tutta un'altra cosa!
La mia scelta per questa sfida n.41 di MTC è ricaduta su una cottura pilaf e ho scelto un riso venere nero per via di quel suo gusto particolare quasi un po' "tostato" e la sua naturale callosità che trovo perfetto per bilanciare la dolcezza dei calamaretti.








Ingredienti per 4 persone


240 gr di riso venere
300 gr di calamaretti
1 l di brodo di pesce
1 bicchiere di pinot grigio
1 scalogno piccolo
1 cucchiaio di pistilli di zafferano
50 gr di parmigiano reggiano
olio e.v.o q.b.
1 peperone rosso
sale q.b

Per il brodo di pesce

1 l di acqua
1 carota
sedano
qualche grano di pepe nero
teste e lische di pesce

Lavare bene i calamari, tagliarli ad anelli e mettere ad asciugare.
Mettere a cuocere il litro d'acqua salata insieme ai sapori e alle teste e lische di pesce.
Lavare il riso ripetutamente finchè l'acqua risulterà limpida, quindi lasciarlo in ammollo per almeno 30 minuti, seguendo il metodo che Acquaviva ha dettagliatamente illustrato.
Tagliare a rondelle sottili lo scalogno, mettere in un tegame di acciaio con un paio di cucchiai d'olio, fare imbiondire e dunque aggiungere i calamaretti e poi il riso.
Lasciare che il riso si tosti leggermente e sfumare con il Pinot, continuare la cottura a fuoco moderato e dunque aggiungere il brodo di pesce e coprire il tegame con un coperchio.
Intanto che il riso prosegue la sua cottura, che richiederà circa 18-20 minuti, pulire, lavare e tagliare a listarelle sottili il peperone e dorarle in olio caldo.
Quando il riso avrà assorbito il brodo ma sarà ancora un po' al dente aggiungere il parmigiano mantecare togliendo dalla fiamma ed i pistilli di zafferano.
Far riposare per un paio di minuti e quindi servire decorando il piatto con le listarelle di peperone





venerdì 12 settembre 2014

Pinup in pasta di zucchero

Un'altra esperienza con Ivana Guddo, un'altra meraviglia che esce dalle mani inattesa e sorprendente...Solo la pazienza di Ivana e tanta passione da parte mia hanno potuto dare un risultato che definirei gradevole...


giovedì 17 luglio 2014

Orecchini di porcellana



Orecchini in oro - Piastrine di porcellana cm 2

Roselline in stile Sevres
1 cottura

Rosa brillante
Verde oliva
Verde marcio
Giallo

INSALATA DA TIFFANY: PERCHE' #questoepiubello



Ed eccoci alla seconda esperienza letteraria di MTC! Chi poteva immaginare qualche mese fa che dal patè saremmo finiti alle insalate! Ed invece travolti da un insolito destino arriva il secondo libro che di certo non sarà l'ultimo!
Il libro è edito da Sagep Editori, le fotografie sono di Paolo Picciotto, le illustrazioni di Mai Esteve, l'impaginazione è di Barbara Ottonello di Sagep Editori, la direzione editoriale è di Fabrizio Fazzari, il prezzo è di 18,00 euro.
Il tema sono le insalate della sfida della Caesar, suddivise in due parti: le "insalate da Tiffany", vale a dire quelle che ricreano lo spirito della Belle Epoque, quando questa portata ebbe finamente una collocazione di tutto rispetto nei menu: e "50 pezzi facili" (in realtà, 53- e non vi dico le lotte con le forbici che abbiam dovuto fare, per farci stare almeno quelle..), ossia ricette più veloci, ma non per questo meno appetitose e "nobili"
In mezzo, una sezione dedicata ai condimenti, alle emulsioni, agli olii- aceti-sali aromatici fatti in casa e tutt'intorno le solite rubriche, dalla storia alla tecnica etc etc.
Come per il precedente libro anche questa volta c'è un risvolto sociale.
Acquistando una copia di Insalata da Tiffany, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri.it/), un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.

www.piazzadeimestieri.it

La Piazza dei Mestieri, in collaborazione con MurArte, indice la prima edizione ...del Concorso Nazionale di Street Art, under 30, dal titolo "La Piazza e gli antichi mestieri". Clicca sull'immagine per maggiori informazioni!

sabato 12 luglio 2014

Vaso con calle



Vaso cm30


Tamponato policromo e fiori creati per sottrazione.
4 cotture

Verde nero
Verde oliva
Ocra
Bruno legno
Giallo