martedì 25 novembre 2014

Muffin "alchemici" ai frutti canditi

Ci sono delle tappe nella vita di ognuno di noi, dei momenti che restano impressi come un tatuaggio nella nostra anima. Basta una canzone, un film o un libro a riportarci indietro a quel momento.
Personalmente di questi punti cardine ne ho più di qualcuno, potrei dire che vado per argomenti!!
Ma indubbiamente il più importante di tutti è quello che mi ha portato alla scoperta o meglio alla ricerca di "Lui".
Una ricerca a volte dolorosa e piena di difficoltà, fatta di scazzottate e grandi momenti di serenità... momenti di silenzio interiore direi quasi assordante. Proprio in questi momenti che io consideravo di allontanamento ecco presentarsi sotto il mio naso un libro che mi costringeva alla riflessione e alla ripresa di questo viaggio infinito verso la Vita. Dapprima ci fu Il nome della rosa e non chiedetemi il perché ma risvegliò in me il desiderio di approfondire, cercare, scavare...poi passò qualche decennio e di nuovo fu "pausa" diciamo così...Nel 2000 ci furono grandi cambiamenti nella mia vita che crearono dei piccoli terremoti anche interiori...nasceva la mia "creatura", il mio piccolo laboratorio di porcellane dipinte da me...fu un periodo di entusiasmo e terrore per la grande responsabilità cui andavo incontro

 
 
E ricominciò un periodo di grande travaglio interiore...e ancora una volta un libro mi diede serenità e un nuovo modo di approcciarmi alla mia ricerca di Dio: "L'alchimista" di Paulo Coelho.
Di certo un libro molto controverso, osteggiato dalla Chiesa perché tacciato di fare l'occhiolino alle correnti new age tanto in voga in quel periodo, accusato di portare il lettore verso una esaltazione dell'io su Dio. Ho sempre trovato sciocco tutto questo polverone che si sollevò perché in realtà il libro dice proprio il contrario: "Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose."
E non è questo in fondo il nocciolo della questione? Chiamatelo Dio, Vita, Forza creatrice...ma pur sempre dall'infinitamente piccolo dobbiamo partire per arrivare a comprendere l'infinitamente grande. E allora si che bisogna partire da dentro noi stessi per fare un tentativo di percepire il resto..

Questo è un libro volutamente "semplice" che narra una storiella semplice ma che racchiude in se davvero tanto se gli occhi di chi legge voglion vedere oltre e il cuore è aperto a recepire.
E ora che una parte direi intima di me si è messa a nudo vi parlo u po' della ricetta che ho pensato di legare al libro.





Ho dato un'impronta un po' esotica ai muffin utilizzando ananas e papaya canditi e zucchero di canna e non ho aggiunto altro, per rispettare la suddetta semplicità del testo....in fondo il protagonista, Santiago, è solo un ragazzo che si ferma ora qua ora la...senza orpelli e senza fronzoli...
Ringraziando Francesca Carloni del blog Burro e Zucchero ed MTC per questa idea davvero straordinaria eccovi la mia ricetta con cui partecipo alla sfida n. 43



gli sfidanti

 

 

Ingredienti

300 gr di farina 00
100 gr di zucchero di canna
120 gr di latte
70 gr di burro
2 uova
8 gr di lievito per dolci
un pizzico di bicarbonato
50 gr di papaya e ananas canditi
1 pizzico di cannella
un pizzico di sale

 
 

 
Accendere il forno in modalità statico a 200 gradi e preparare la teglia con gli appositi pirottini.
Setacciare la farina con il bicarbonato, la cannella e il lievito, aggiungere il sale, lo zucchero e la frutta candita.
In un'altra ciotola sbattere con una frusta le uova, il latte, il burro.
A questo punto unire i liquidi ai solidi e miscelare per pochi secondi con tocco leggero.
Versare il composto negli stampini aiutandosi con un cucchiaio,  riempirli per 3/4 e infornare per circa 20-25 minuti o finchè i muffin non saranno lievitati e dorati. Per accertarsi che siano a cottura ottimale utilizzare uno stecchino di legno.
Sono ottimi tiepidi



 
 
 
 
 
 


Torta crema al limone e fragole


Post impegnativo questo...un post con dedica come si usava negli anni 70/80 alle radio libere quando si voleva far sapere a qualcuno i propri sentimenti. Ma lo ammetto mi trovo in difficoltà perché la persona in questione è mammà! Per carattere ed educazione esternare i sentimenti non è di certo quello che so fare meglio ma ritengo che esistano mille modi per far capire agli altri cosa si prova per loro.



Come tutti, credo, in mia mamma trovo quanto di meglio potessi desiderare: rigore e amore, comprensione e complicità, forza d'animo e spirito critico. Non ho mai avuto quello scontro generazionale che ho visto fra le mie amiche e le loro mamme: forse la mia è stata un po' "avanti" e io un po' "antica" :D !!
L'ho avuta al mio fianco quando ho iniziato l'avventura nel mondo della porcellana e così è stato anche quando ho iniziato ad appassionarmi alla cucina.
Il mondo della pasta di zucchero la affascina ma con riserva: il modelling proprio non le piace ma ama molto i fiori.
Questa torta nasce per lei e per la voglia di farle passare finalmente un compleanno doc...



Devo ringraziare Laura Distefano  del blog La farfalla di cioccolato, per l'incoraggiamento e la collaborazione: presa da mille impegni ho deciso di fare la torta pochi giorni prima del compleanno e Laura si è occupata della parte "commestibile" e mi ha data un aiuto enorme nel completarla.
La base è una torta allo yogurt sofficissima e profumatissima http://lafarfalladicioccolato.blogspot.it/2011/11/ciambellone-allo-yogurt.html con una farcitura di crema al limone e fragole
http://lafarfalladicioccolato.blogspot.it/2010/02/torta-delizia-al-limone.html,. La base è stata ricoperta di crema al burro aromatizzata al limone.



domenica 16 novembre 2014

Muffins "Scarborough Fair" alle erbe aromatiche



Non ho dubbi: questa è la Sfida, quella che più di ogni altra lascerà il segno, quella che metterà a nudo molte anime, quella che ha aperto vecchi armadi e sollevato la coperta dei ricordi.
E mai come questa volta credo che ogni muffin avrà un sapore unico e predominante anche se non elencato negli ingredienti.
Personalmente non ho avuto molto da pensare quando ho letto il tema del mese: abbinare la ricetta ad un testo letterario mi ha subito fatto pensare a questa canzone, perché da sempre ogni volta che la ascolto risveglia in me sensazioni svariate: immagini certamente ma anche odori e sapori...
Era il 1982 quando la ascoltai per la prima volta...a cavallo fra scuole medie e ginnasio mi nutrivo di musica e libri...tiravo tardi la notte ascoltando la radio messa ad un volume così basso da sentire a stento le note e leggendo libri sotto la coperta per non farmi scoprire dai miei (tentativo inutile perché puntuale irrompevano in camera dicendo di spegnere la luce che l'indomani c'era scuola!!).
La conoscenza di Simon & Garfunkel fu travolgente e passionale, qualcosa che mi entrò sotto pelle e li rimase, come un tatuaggio fatto bene. Comprai tutti gli album e ascoltai questa ballata in mille versione scoprendone poco per volta la storia.
Una ballata celtica, quasi una danza d'amore fra un lui e una lei che racconta di antiche fiere e di un amore forse perduto e tanto rimpianto...era per me come finire dritta dritta in un mondo lontano che mi ha sempre affascinato, un Medioevo ingiustamente vituperato e che invece era pieno di sfumature delicate..
Volavo con la fantasia fra distese di erica e nebbioline, fra contadini diretti al mercato e sguardi che si cercavano e si incontravano furtivi e pieni d'amore.

https://www.youtube.com/watch?v=Dau2_Lt8pbM&feature=player_embedded




Entrambi
Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Remember me to one who lives there,
For she/he once was a true love of mine.
Uomo
Tell her to make me a cambric shirt,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Without any seam nor needlework,
And then she'll be a true love of mine.
Tell her to wash it in yonder dry well,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Which never sprung water nor rain ever fell,
And then she'll be a true love of mine.
Tell her to dry it on yonder thorn,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Which never bore blossom since Adam was born,
And then she'll be a true love of mine.
Ask her to do me this courtesy,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
And ask for a like favour from me,
And then she'll be a true love of mine.
Entrambi
Have you been to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Remember me from one who lives there,
For she/he once was a true love of mine.
Donna
Ask him to find me an acre of land,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Between the salt water and the sea-strand,
For then he'll be a true love of mine.
Ask him to plough it with a lamb's horn,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
And sow it all over with one peppercorn,
For then he'll be a true love of mine.
Ask him to reap it with a sickle of leather,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
And gather it up with a rope made of heather,
For then he'll be a true love of mine.
When he has done and finished his work,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Ask him to come for his cambric shirt,
For then he'll be a true love of mine.
Entrambi
If you say that you can't, then I shall reply,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
Oh, Let me know that at least you will try,
Or you'll never be a true love of mine.
Love imposes impossible tasks,
Parsley, sage, rosemary and thyme,
But none more than any heart would ask,
I must know you're a true love of mine.



Prezzemolo : ti appartengo
salvia: sono affidabile
Rosmarino: ricordami
Timo: voglio che tu sia la madre di mio figlio

Il prezzemolo era ritenuto all'epoca un ottimo rimedio contro l'amarezza e simbolo della spiritualità
La salvia per migliaia di anni è stata simbolo di forza.
Il rosmarino rappresenta la fedeltà, l'amore e il ricordo, e l'usanza che voleva che la sposa portasse rametti di rosmarino sui capelli è tuttora seguita in Inghilterra
Il timo indica il coraggio e, nel Medioevo, i cavalieri mostravano spesso disegni costruiti con foglie di timo sui propri scudi in tempo di battaglia.
Ringraziando Francesca Carloni del blog Burro e Zucchero ed MTC per questa idea davvero straordinaria eccovi la mia ricetta con cui partecipo alla sfida n. 43

gli sfidanti
L'idea è stata subito quella di un maffin salato che ovviamente avesse in se tutto il profumo delle spezie protagoniste della ballata. Ho escluso il prezzemolo perché a mio avviso poco si sposa con timo, salvia e rosmarino.
Ho voluto lasciare che fossero le erbe aromatiche a prevalere e dunque ho unito ad esse solo un po' di pancetta dolce e poca cipolla. In fin dei conti, mi sono detta, gli antichi mercati potevano offrire cibi semplici, come carni essiccate, verdure e spezie.
Ed ecco il risultato

Ingredienti

300 gr di farina 00
120 gr di latte
70 gr di burro
2 uova
8 gr di lievito per salati
un pizzico di bicarbonato
125 gr di pancetta dolce
1/2 bicchiere di vino bianco
sale
cipolla
olio e.v.o.
timo fresco
rosmarino fresco
salvia fresca
Il giorno prima della preparazione lavare, asciugare e mettere le erbe aromatiche nel latte, coprendo bene il contenitore e facendo riposare in frigorifero.
Dopo 24 ore filtrare bene il latte e mettere da parte.
Accendere il forno in modalità statico a 200 gradi e preparare la teglia con gli appositi pirottini.
Soffriggere poca cipolla, circa mezzo cucchiaio, con la pancetta: quando sarà ben dorata aggiungere il vino e far evaporare.
Setacciare la farina con il bicarbonato e il lievito
In un'altra ciotola sbattere con una frusta le uova, il latte, il burro e la pancetta.
A questo punto unire questo composto alla farina e con un cucchiaio di legno mescolare con delicatezza e brevemente.
Con un cucchiaio riempire i pirottini per circa 3/4 ed infornare per circa 20-25 minuti abbassando la temperatura a 180°.
Fare la prova stecchino accertandosi che l'interno dei muffins sia asciutto.
Sfornare e far raffreddare adagiando i muffins su una reticella.